TAT (registered trademarks of Tapas Fleming)
E' una potente e profonda tecnica di guarigione, che combina il tenere a contatto le dita con alcuni punti agopunturali, mentre si pone l'attenzione su un problema. Adatta a bambini e adulti. Si impara facilmente, per poterla effettuare da soli, in piena autonomia. La TAT Non richiede abilità particolari: una delle più amate dai pazienti.
AMBITI DI AZIONE DELLA TAT
Emozioni negative, aspetti emozionali di malattie fisiche, traumi emotivi, denaro e successo, convinzioni limitanti, interpretazione dei sogni, per scoprire le peggiori qualità nascoste.
Ci sono varie modalità con le quali posiamo fare la TAT. Quella classica consta di ben 9 passaggi, ma ne possiamo fare anche meno. Tutto dipende da che cosa si deve trattare. Possiamo fare la tecnica anche osservandoci allo specchio, facendo focus sulle sensazioni che abbiamo.
Oppure, prendendo una nostra foto relativa ad un periodo specifico della nostra vita, quando le cose non andavano bene. Si può effettuare la posa TAT perfino sulle seguenti domande (meglio farlo con l'operatore): "chi sono io?", "quale è il mio scopo?".
Possiamo perfino utilizzare la posa TAT semplicemente come "tecnica antistress" con 3 frasi (che fornisce l'operatore): in 3 minuti ci ritroveremo molto rilassati. Ideale è farla a fine giornata, o prima di andare a dormire la sera.
Regole: la posa TAT si tiene per 2-4 minuti per ogni passaggio, per un totale di non oltre 30 minuti. NON PIU' DI UNA VOLTA AL GIORNO ! Dopo che si è effettuata la TAT, bere circa 6-8 bicchieri di acqua, distribuiti nell'arco della giornata.
I risultati della tecnica sono spesso immediati, lasciando sbalorditi i pazienti, ma possono anche comparire dopo qualche giorno. Si usa sempre un quaderno ed una penna, per poter scrivere le sensazioni o le immagini che sono affiorate. Infatti, potrebbe accadere che si abbiano dei "flash" di vecchi episodi della vita della persona, perfino di quando era piccola: questi sono importantissimi, poichè potrebbero rappresentare episodi-chiave del problema che stiamo trattando.
E' una delle più amate tecniche da parte dei pazienti, poichè è facile, non richiede abilità particolari, e non c'è l'impegno di costruire le frasi, seguendo le regole della Programmazione Neurolinguistica, poichè le frasi sono già pronte (escluso la prima che riguarda il problema che la persona vuole affrontare). Il terapista poi fa domande su cosa sia accaduto durante la posa stessa.
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